Friday, November 30, 2007

Non a caso la sia chiama passione....

Quando la bicicletta dà erezione cronica

Bicicletta non sempre è sinonimo di benessere. Esistono alcune problematiche andrologiche, rare rispetto al largo uso del mezzo, ma da tenere sotto osservazione. Prima c'è stata l'impotenza da microtraumi da sellino per un danno sul nervo pudendo e sull'arteria che, restringendosi, ostacola l'afflusso di sangue ai corpi cavernosi. Ora invece un'altra preoccupazione arriva da una ricerca della Clinica Urologica. Si tratta del priapismo ad "alto flusso", cioè di una erezione costante e indipendentemente dal desiderio sessuale, non dolorosa, provocata da una lacerazione dell'arteria che inonda il corpo cavernoso.

La causa è un colpo forte della porzione fissa del pene sul montante tra sellino e manubrio, provocando nell'uomo la rottura dell'arteria cavernosa. Da qui l'erezione prolungata, ma non dolorosa (priapismo ad alto flusso), che può durare diversi giorni o mesi o comunque finché non si interviene. A differenza del priapismo a basso flusso, che è doloroso, e dove bisogna intervenire subito per salvare i meccanismi dell'erezione, in questo tipo di priapismo si può attendere. Ma è bene comunque essere tempestivi in quanto va interrotta la fistola tra l'arteria e il corpo cavernoso. Attualmente la soluzione meno traumatica è la embolizzazione selettiva del ramo arterioso lacerato. La manovra riesce nel 95% dei casi e la detumescenza del pene è immediata.
Presso la clinica urologica di Genova, negli ultimi 2 anni sono stati osservati tre casi, tra cui un ragazzo di 12 anni. L'insorgenza dell'erezione persistente può essere immediata, ma più spesso si manifesta a distanza di 24-36 ore, durante il sonno e in particolare durante le erezioni notturne. In questi momenti viene infatti rimosso il tappo di fibrina conseguente al trauma e alla lacerazione dell'arteria e i corpi cavernosi vengono inondati dal sangue arterioso, determinando l'erezione. La diagnosi si basa dunque sull'anamnesi e l'ecocolordoppler del pene che, quasi sempre, è in grado di visualizzare la fistola e quindi il lato dove bisogna intervenire.
(aldo franco de rose)

tratto da La Repubblica


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